50 GIORNATE DI MILANO. DIARIO SEMISERIO DI UN BARRICATO SENTIMENTALE (LE)

Bertolino Enrico
Dello stesso autore
Editore/Produttore: SOLFERINO
EAN: 9788828204794



Ha cominciato a far danni nella Settimana della Moda, ha cancellato il Salone del Mobile e il rito dell'apericena: il Coronavirus, flagello globale, sembra uscito dall'incubo di un milanese. E ora che dovremo imparare a conviverci, da Milano può partire qualche considerazione su come ri-pensare il nostro stile di vita. Per esempio: lo smart working funziona solo se hai un armadio capiente dove rinchiudere i figli. Con il proprio coniuge è possibile parlare di persona e non solo a mezzo post-it attaccati sul frigo. E c'è un limite alla quantità di passeggiate che il cane è disposto a fare in un giorno. Enrico Bertolino (che resta a casa da tempi non sospetti, non essendosi mai mosso in tutta la vita dal quartiere Isola) racconta strategie, tormenti e risvolti filosofici della quarantena in una esilarante «cronaca virale»: dal decalogo del buon accaparratore da supermercato all'istituzione dello smart-apericena, dai dilemmi del look anticontagio alle crisi d'astinenza da Inter. Propone ardite soluzioni per ripartire con un nuovo slancio di solidarietà, come l'istituzione di trattorie etniche cinesi-milanesi (specialità: ravioli al vapore all'ossobuco). E con leggerezza invita alla resistenza civile, ora e in futuro. Non dimentichiamo le Cinque Giornate: Milano, come in generale l'Italia, ha sempre preso qualcosa di buono dai suoi invasori (dagli austriaci per esempio la cotoletta). Dal virus potremmo guadagnare un nuovo senso di comunità e di responsabilità gli uni verso gli altri. A parte i soliti pirla, ovvio: quelli resteranno pirla esattamente come prima.

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Ha cominciato a far danni nella Settimana della Moda, ha cancellato il Salone del Mobile e il rito dell'apericena: il Coronavirus, flagello globale, sembra uscito dall'incubo di un milanese. E ora che dovremo imparare a conviverci, da Milano può partire qualche considerazione su come ri-pensare il nostro stile di vita. Per esempio: lo smart working funziona solo se hai un armadio capiente dove rinchiudere i figli. Con il proprio coniuge è possibile parlare di persona e non solo a mezzo post-it attaccati sul frigo. E c'è un limite alla quantità di passeggiate che il cane è disposto a fare in un giorno. Enrico Bertolino (che resta a casa da tempi non sospetti, non essendosi mai mosso in tutta la vita dal quartiere Isola) racconta strategie, tormenti e risvolti filosofici della quarantena in una esilarante «cronaca virale»: dal decalogo del buon accaparratore da supermercato all'istituzione dello smart-apericena, dai dilemmi del look anticontagio alle crisi d'astinenza da Inter. Propone ardite soluzioni per ripartire con un nuovo slancio di solidarietà, come l'istituzione di trattorie etniche cinesi-milanesi (specialità: ravioli al vapore all'ossobuco). E con leggerezza invita alla resistenza civile, ora e in futuro. Non dimentichiamo le Cinque Giornate: Milano, come in generale l'Italia, ha sempre preso qualcosa di buono dai suoi invasori (dagli austriaci per esempio la cotoletta). Dal virus potremmo guadagnare un nuovo senso di comunità e di responsabilità gli uni verso gli altri. A parte i soliti pirla, ovvio: quelli resteranno pirla esattamente come prima.
Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788828204794
AutoreBertolino Enrico
EditoreSOLFERINO
Data pubblicazione08/05/2020
CategoriaVARIA
Pagine139
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