Il complotto è il compagno di strada della storia moderna, si rafforza con il formarsi della società di massa e con il diffondersi di nuovi mezzi di comunicazione. Uno dei suoi alimenti principali è il grado di segretezza con cui il Potere copre le proprie decisioni, a volte gli inganni cui ricorre per giustificarle. Particolarmente florido in periodi critici (la Rivoluzione francese, la Guerra fredda, il dopo 11 settembre), il complotto si applica a tutto, dai Templari alla morte di Lady Diana, allo sbarco sulla Luna. In Italia, in particolare, è una visione del mondo assai rigogliosa, per cui fu coniato il termine Dietrologia; anche di recente (la caduta del governo Prodi) si è parlato di una congiura del Vaticano, contrario alla proposta di legge sulle unioni di fatto. L'Almanacco Guanda 2007 accende i riflettori sul complotto: propone un'analisi teorica del tema con Popper, il filosofo della scienza Gorello e lo storico Cardini. Ripercorre la storia italiana del XX secolo dal punto di vista della cospirazione, con i contributi di Giannuli, Pinotti, Breda. Sul piano mondiale, ne scrivono O'Connor, Banville, Sepùlveda, Riotta e Pincio. Bazzi descrive come la teoria dei complotti abbia condizionato l'informazione medica e Taino indaga sull'economia mondiale e i "poteri forti" che presumibilmente la governano. E poi la letteratura: da Walter Scott a Dan Brown, la narrativa moderna offre un catalogo ricchissimo di cospirazioni.