AUSCHWITZ SONDERKOMMANDO. TRE ANNI NELLE CAMERE A GAS

Nel maggio del 1942 Filip Müller, giovane ebreo slovacco, viene assegnato al lavoro nel crematorio di Auschwitz-Birkenau, dove si bruciano i cadaveri dei prigionieri e degli ebrei assassinati dai nazisti. Con commozione e partecipazione cerca di portare conforto a chi sta per morire nelle camere a gas e, nonostante la disperazione lo assalga, Filip sopravvive per raccontare al mondo la tragedia cui assiste. La sua testimonianza svela gli orrori e i crimini perpetrati dai nazisti, ma anche episodi di sorprendente coraggio, come una rivolta di prigionieri ebrei, che di fronte a morte certa mostrano una dignità straordinaria. Età di lettura: da 13 anni.

La nostra recensione

"Auschwitz Sonderkommando. Tre anni nelle camere a gas" di Sessi Frediano è un'opera di straordinaria importanza storica e umana, che si addentra negli abissi più oscuri della storia moderna. Il libro offre una narrazione cruda e potente delle esperienze vissute dal Sonderkommando, un gruppo di prigionieri ebrei costretti a lavorare nei crematori di Auschwitz durante la Seconda Guerra Mondiale.

Frediano Sessi, con rigore documentaristico e una sensibilità narrativa unica, restituisce voce a coloro che furono testimoni e vittime di una delle più atroci brutalità del secolo scorso. Attraverso testimonianze dirette e documenti storici, l'autore riesce a dipingere un quadro dettagliato e sconvolgente della vita quotidiana nel campo di sterminio.

La lettura di questo libro è un'esperienza intensa, che sollecita una profonda riflessione sulla natura umana e sulla capacità di resistenza dell'individuo di fronte a situazioni di disumanità estrema. Sessi non si limita a riportare i fatti, ma cerca di comprendere e far comprendere le motivazioni e i sentimenti di chi si trovò in quelle circostanze al di là della loro volontà.

Consigliamo vivamente questo libro a chiunque voglia approfondire la conoscenza dell'Olocausto e delle dinamiche psicologiche e sociali che hanno caratterizzato quel periodo. "Auschwitz Sonderkommando" è un'opera che, nonostante la sua durezza, si rivela essenziale per mantenere viva la memoria e per educare le future generazioni sui pericoli dell'odio e dell'indifferenza.