BARI

Piovene Guido
Dello stesso autore
Editore/Produttore: KURUMUNY EDIZIONI
EAN: 9788898773992



pp.40, brossura 10x15 «Piovene si rivela sociologo e poeta, narratore giornalistico, etnografo, attento indagatore delle piccole e delle grandi cose. Lette queste sue pagine, comprendiamo Bari più di qualsiasi altra voluminosa indagine statistica. La città appare nella sua storia millenaria, nella sua attualità e nei suoi sogni futuri. Mi colpisce un dato mai analizzato con tale evidenza: la natura orientale dei baresi e della loro città. E tutto mi si apre davanti. Persino l’amore appare orientale.» (Giovanni Dotoli). Il viaggio compiuto nelle province pugliesi fa parte del suo Viaggio in Italia (1957) che gli procurò una giusta fama. Le sue annotazioni ricordano i resoconti dei tanti tour che ebbero per teatro la penisola. Ciò vale tanto più per le province meridionali («un’esperienza irripetibile», scrisse nelle Conclusioni del Viaggio). Dietro lo splendore dei luoghi e la gentilezza dei tratti umani Piovene colse il disamore per se stesso del vecchio Sud, ma anche le potenzialità di un popolo di formiche e formiconi (per usare espressioni che in quegli stessi anni adoperava Tommaso Fiore) che «appena è stimolato dà prova d’una vitalità impressionante». Così, se per alcuni versi questo reportage richiama analisi classiche dei riformisti conservatori, come quelle di G. Fortunato e del Villari delle Lettere meridionali («le piccole passioni degli uomini fanno spesso grande ostacolo ai progressi sociali»), dall’altra apre gli scenari di un Sud che «si muove» ma non è ancora percepito come parte generale degli interessi nazionali («il problema del Sud è sempre meno confinato nel Sud e coinvolge sempre di più il paese»).

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pp.40, brossura 10x15 «Piovene si rivela sociologo e poeta, narratore giornalistico, etnografo, attento indagatore delle piccole e delle grandi cose. Lette queste sue pagine, comprendiamo Bari più di qualsiasi altra voluminosa indagine statistica. La città appare nella sua storia millenaria, nella sua attualità e nei suoi sogni futuri. Mi colpisce un dato mai analizzato con tale evidenza: la natura orientale dei baresi e della loro città. E tutto mi si apre davanti. Persino l’amore appare orientale.» (Giovanni Dotoli). Il viaggio compiuto nelle province pugliesi fa parte del suo Viaggio in Italia (1957) che gli procurò una giusta fama. Le sue annotazioni ricordano i resoconti dei tanti tour che ebbero per teatro la penisola. Ciò vale tanto più per le province meridionali («un’esperienza irripetibile», scrisse nelle Conclusioni del Viaggio). Dietro lo splendore dei luoghi e la gentilezza dei tratti umani Piovene colse il disamore per se stesso del vecchio Sud, ma anche le potenzialità di un popolo di formiche e formiconi (per usare espressioni che in quegli stessi anni adoperava Tommaso Fiore) che «appena è stimolato dà prova d’una vitalità impressionante». Così, se per alcuni versi questo reportage richiama analisi classiche dei riformisti conservatori, come quelle di G. Fortunato e del Villari delle Lettere meridionali («le piccole passioni degli uomini fanno spesso grande ostacolo ai progressi sociali»), dall’altra apre gli scenari di un Sud che «si muove» ma non è ancora percepito come parte generale degli interessi nazionali («il problema del Sud è sempre meno confinato nel Sud e coinvolge sempre di più il paese»).
Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788898773992
AutorePiovene Guido
EditoreKURUMUNY EDIZIONI
Data pubblicazione19/12/2017
CategoriaNarrativa
Pagine40
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