Bellofatto nasce dallo sviluppo di precedenti articoli pubblicati su PugliAround.com caratterizzati da una lettura alternativa della regione. In quest'opera l'autore piantuma racconti che danno vita a una foresta con un labor limae naturale senza lasciare nulla al caso. Una ramanzina che tratta, anche con ironia, tematiche care al turismo e alla società di cittadini-turisti dei propri luoghi. Tradizione, ospitalità o accoglienza che dir si voglia, salvaguardia ambientale e integrazione, le stesse criticità contengono una radice da cui generare una migliore novità. L'organizzazione è quella di una guida fisica, dotata di un corpo e di una voce che si apre e si dà ai luoghi della Puglia, terra ancora di frontiere ideali e campanili, abolite dai personaggi attenti a non fare ciò che sanno non potersi permettere: la morale. Ciascuno sente di doversi mettere in pari con la coscienza, chi con la propria, chi con quella collettiva. Tale percorso è l'occasione del viaggio, e l'andare di uomini e lingue, entrambi migranti, che si raccontano in casa altrui; azioni che si svolgono quasi sempre fuori dal punto di origine del protagonista, perché ogni uomo è forestiero, ospite di qualcun altro.