CALCOLATRICE MECCANICA (LA)

Burroughs William S.
Dello stesso autore
Editore/Produttore: ADELPHI
EAN: 9788845939037



«Gli scrittori sono tutti morti e tutta la scrittura è postuma». Nessun altro, eccetto Burroughs, avrebbe osato proclamarlo, ed è soltanto una delle affermazioni paradossali e dissacranti che costellano i saggi qui raccolti, estratti dallo sciame meteorico che, durante una mitica stagione, investì le pagine delle riviste internazionali, letterarie e non. Burroughs porta il lettore oltre i cordoni della polizia militare fino al cancello di aree classificate «top secret», e gli fa intravedere cose insospettate, di bruciante attualità, quali il controllo della mente - con ogni mezzo legale o illegale - da parte di politici, scienziati, giornalisti, medici, santoni e altri spacciatori, la parola come virus, la scrittura come tecnica e magia, all'occorrenza nera. Con il suo humour vitreo composto in egual misura di lucidità e follia, rude buonsenso e visionarietà, e oltraggi a ripetizione, ci porge scampoli fulgenti di «atroce presunzione». Insegna la lettura creativa. Libera la mente dalla sudditanza e dall'assuefazione a ogni conformismo. Condisce invettive, dissezioni e profezie con raccontini ad hoc, sconci e spassosi. E intanto disegna una singolare, illuminante galleria di autori letti, incontrati, amati, detestati: da Kerouac a Beckett, da Graham Greene a Conrad, da Fitzgerald a Hemingway, da Maugham a Proust. Leggerlo è fare un corso accelerato di disintossicazione dall'acquiescenza agli zelanti manipolatori del potere. Burroughs ha scritto la sceneggiatura del film che chiamiamo realtà. Peccato sia la nostra. Introduzione di James Grauerholz.

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«Gli scrittori sono tutti morti e tutta la scrittura è postuma». Nessun altro, eccetto Burroughs, avrebbe osato proclamarlo, ed è soltanto una delle affermazioni paradossali e dissacranti che costellano i saggi qui raccolti, estratti dallo sciame meteorico che, durante una mitica stagione, investì le pagine delle riviste internazionali, letterarie e non. Burroughs porta il lettore oltre i cordoni della polizia militare fino al cancello di aree classificate «top secret», e gli fa intravedere cose insospettate, di bruciante attualità, quali il controllo della mente - con ogni mezzo legale o illegale - da parte di politici, scienziati, giornalisti, medici, santoni e altri spacciatori, la parola come virus, la scrittura come tecnica e magia, all'occorrenza nera. Con il suo humour vitreo composto in egual misura di lucidità e follia, rude buonsenso e visionarietà, e oltraggi a ripetizione, ci porge scampoli fulgenti di «atroce presunzione». Insegna la lettura creativa. Libera la mente dalla sudditanza e dall'assuefazione a ogni conformismo. Condisce invettive, dissezioni e profezie con raccontini ad hoc, sconci e spassosi. E intanto disegna una singolare, illuminante galleria di autori letti, incontrati, amati, detestati: da Kerouac a Beckett, da Graham Greene a Conrad, da Fitzgerald a Hemingway, da Maugham a Proust. Leggerlo è fare un corso accelerato di disintossicazione dall'acquiescenza agli zelanti manipolatori del potere. Burroughs ha scritto la sceneggiatura del film che chiamiamo realtà. Peccato sia la nostra. Introduzione di James Grauerholz.
Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788845939037
AutoreBurroughs William S.
EditoreADELPHI
Data pubblicazione05/06/2024
CategoriaLETTERATURA
Pagine305
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