CAMMINARE

Dai tempi più remoti, nelle religioni, nella letteratura, nelle leggende il sogno dell'animo umano coincide con un "cammino". Dalla Rivoluzione industriale in poi, con la conseguente distruzione della wilderness, questo sogno di ritorno al paradiso perduto ha assunto la sua veste moderna. Camminatore per eccellenza fu Thoreau che in questo breve e folgorante saggio individua profeticamente nella natura selvaggia la vera patria dell'uomo e nel vagabondare per boschi la salvezza spirituale. Nato come conferenza nel 1851 e pubblicato nel 1862, Camminare è un inno alla libertà dell'uomo che vede nel camminare un moto di elevazione spirituale, un itinerario interiore verso la purezza infinita e divina.

La nostra recensione

'Camminare' di Henry David Thoreau, curato da M. Jevolella, è un'opera che invita il lettore a riscoprire il piacere e l'importanza del camminare nella natura. Thoreau, con la sua prosa evocativa e riflessiva, ci guida attraverso un viaggio non solo fisico ma anche interiore, sottolineando come il semplice atto del camminare possa diventare un mezzo di connessione profonda con il mondo naturale e con se stessi.

In questo libro, Thoreau esplora il concetto di libertà individuale e la ricerca di una vita autentica lontano dalle convenzioni sociali. Il suo stile, caratterizzato da osservazioni acute e riflessioni filosofiche, ci incoraggia a rallentare e a prestare attenzione ai dettagli del nostro ambiente quotidiano.

La curatela di M. Jevolella arricchisce il testo con note e approfondimenti che contestualizzano il pensiero di Thoreau, rendendolo accessibile anche ai lettori meno familiarizzati con la sua opera. 'Camminare' è un libro che affascinerà gli amanti della natura, della filosofia e della letteratura trascendentalista, offrendo spunti di meditazione che rimarranno a lungo nella mente di chi legge.

Consigliamo vivamente questo libro a chiunque sia in cerca di ispirazione per una vita più semplice e consapevole. Thoreau ci invita a ritrovare quel legame perduto con la natura, ricordandoci che, a volte, il cammino meno battuto è quello che conduce alle scoperte più significative.