Frammentari e al tempo stesso grandiosamente unitari, ambiziosi al punto da far pensare a una moderna Divina Commedia, i "Cantos" sono l'opera maggiore di Pound, la cui composizione ha occupato l'intera vita del poeta, dal 1925 al 1969. Di questo "flusso magmatico", di questo titanico sforzo di ricapitolare e interpretare poeticamente l'intera storia del mondo e della civiltà umana dalla guerra di Troia alla tragedia della seconda guerra mondiale, fanno parte anche i "Canti pisani", scritti durante la prigionia nel campo di concentramento di Coltano, presso Pisa, e pubblicati nel 1948. I "Canti pisani" conservano, scrive Giovanni Raboni, "non solo una propria inconfondibile identità, ma anche una propria specifica grandezza... una sorta di immediata e irrecusabile evidenza fisica".