pp.378 rilegato, illustrato colori, formato 22x30
Oltre venticinque contributi di storici, architetti, storici dell'arte, archivisti focalizzano l'attenzione sul tema della residenza nobiliare nel Salento, analizzando sotto varie angolature, e con differenti strumenti metodologici, il passaggio che tra il XVI e il XVIII secolo si determina dalla struttura fortificata al palazzo aristocratico.
Dalla minuziosa e ampia ricerca emerge come in quasi tutti i centri
del Salento siano riscontrabili tali trasformazioni, mentre rari sono i castelli che, esclusi dal processo di riconversione, mantengono il loro carattere originario.
Gli elementi che determinano un mutamento della "facies" sono in
facciata il portale, ma anche l'apertura sulle severe cortine murarie di finestre, balconate, terrazze, loggiati.
All'interno, invece, i segni più significativi sono rappresentati dallo scalone, dalla cappella, ma soprattutto dal salone o "galleria" che ospitava preziose collezioni di dipinti, oggetti d'arte e varie curiosità; un patrimonio andato in gran parte disperso. Anche i giardini contribuivano non poco a ingentilire l'aspetto severo di alcuni fortilizi.
Il volume è corredato da un ricco apparato fotografico, nonchè da alcune appendici documentarie sulle famiglie nobiliari che si sono rese protagoniste di importanti lavori di trasformazione non solo delle proprie residenze, ma anche di interi centri urbani.
Curato da Vincenzo Cazzato e Vita Basile (collaborazione di Simonetta Politano), il lavoro si inserisce nell'ambito di una ricerca più vasta avviata sull'intero territorio nazionale e coordinata da Marcello Fagiolo - "Atlante delle residenze nobiliari in Italia" - che comprende anche il Piemonte sabaudo, la Lombardia spagnola, le repubbliche di Venezia e Genova, la Toscana granducale, lo Stato pontificio e i ducati padani (Modena e Parma), il viceregno/regno di Napoli.
