Personaggi ordinariamente straordinari del Salento

pp.200

Salento, tarantismo e pizzica… che cosa c’è dietro questi fenomeni conosciuti per lo più nella loro dimensione collettiva e pubblica? Che cosa pensano i nuovi interpreti della musica salentina? Questo libro tenta di dare una risposta attraverso i dialoghi di alcuni «personaggi ordinariamente straordinari» perché riconosciuti dalla comunità come «portatori di tradizione salentina». I personaggi sono dunque interpreti riconosciuti dalla collettività, mediatori, che permettono il passaggio dall’ordinario all’extra-ordinario perché simbolo del gruppo e condensato di relazioni e tempi sociali. L’autore s’interessa alla vita quotidiana di questi artisti salentini cercando di mostrare le loro opinioni sul tarantismo e il loro modo di viverlo oggi. Attraverso queste pratiche associate la loro vita quotidiana, qualunque sia lo stato sociale del personaggio e l’attività svolta, è sempre coscientemente pervasa dalla dimensione estetica della pratica performativa tanto che si può parlare di un’estetica del quotidiano. Le diverse forme di accesso alla pratica della pizzica si delineano così progressivamente; forme diverse di bellezza/sensualità vissute ogni giorno da questi interpreti nell’incrociarsi della dimensione estetica e del quotidiano attraverso pratiche associate e non dissociate, religiose e profane, lavorative e festive, individuali e collettive, tra terapie di benessere e ricerca dell’armonia. Da fenomeno iscritto nei comportamenti costitutivi della vita «ordinaria» dei salentini il tarantismo diventa un «oggetto di ricerca» con tutto quello che esso comporta di cambiamento di senso e di funzione. La metamorfosi dell’oggetto porta con sé nuovi atteggiamenti, conflitti, rivalità e costruzioni immaginarie. Dai dialoghi avvincenti per la loro vivacità di espressione e di linguaggio traspare un Salento colto nella sua dimensione contemporanea, vivo per la sua carica di umanità e per le sue contraddizioni.