COSI` RICOSTRUIMMO L`ITALIA. 1945-1959

Caruso Alfio
Dello stesso autore
Editore/Produttore: NERI POZZA EDITORE
EAN: 9788854522206



La situazione dell'Italia nel 1945 non era migliore di quella degli altri stati europei. I mezzi di trasporto, le industrie, le abitazioni avevano subito gravi danni e le condizioni di vita della popolazione erano difficili: miseria, fame, disoccupazione erano realtà quotidiane. Inoltre, l'economia si riprendeva con grande lentezza. L'Italia era divisa in due. Nella parte settentrionale e centrale, vi erano vivissime aspettative e una forte volontà di cambiamento. Non si voleva tornare all'Italia liberale precedente al fascismo; si voleva costruire una democrazia più aperta alle nuove esigenze delle masse popolari. Era il cosiddetto Vento del Nord. Al Sud, al contrario, la società era rimasta ferma, immobile: le classi dirigenti tradizionali, appoggiate dagli alleati, avevano mantenuto il loro predominio politico e sociale. La ricostruzione riguardò soprattutto l'industria e permise un benessere inimmaginabile solo pochi anni prima, testimoniato dalla diffusione di beni di consumo di massa, quali automobili, elettrodomestici e dalla nascita dell'industria del tempo libero. Questo boom però non interessò tutta l'Italia nello stesso modo, anzi, si inasprì lo storico divario tra Nord e Sud e questo portò un enorme spostamento di popolazione, una migrazione interna dalle campagne meridionali alle città industrializzate del Nord che cambiò profondamente la demografia del Paese.

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La situazione dell'Italia nel 1945 non era migliore di quella degli altri stati europei. I mezzi di trasporto, le industrie, le abitazioni avevano subito gravi danni e le condizioni di vita della popolazione erano difficili: miseria, fame, disoccupazione erano realtà quotidiane. Inoltre, l'economia si riprendeva con grande lentezza. L'Italia era divisa in due. Nella parte settentrionale e centrale, vi erano vivissime aspettative e una forte volontà di cambiamento. Non si voleva tornare all'Italia liberale precedente al fascismo; si voleva costruire una democrazia più aperta alle nuove esigenze delle masse popolari. Era il cosiddetto Vento del Nord. Al Sud, al contrario, la società era rimasta ferma, immobile: le classi dirigenti tradizionali, appoggiate dagli alleati, avevano mantenuto il loro predominio politico e sociale. La ricostruzione riguardò soprattutto l'industria e permise un benessere inimmaginabile solo pochi anni prima, testimoniato dalla diffusione di beni di consumo di massa, quali automobili, elettrodomestici e dalla nascita dell'industria del tempo libero. Questo boom però non interessò tutta l'Italia nello stesso modo, anzi, si inasprì lo storico divario tra Nord e Sud e questo portò un enorme spostamento di popolazione, una migrazione interna dalle campagne meridionali alle città industrializzate del Nord che cambiò profondamente la demografia del Paese.
Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788854522206
AutoreCaruso Alfio
EditoreNERI POZZA EDITORE
Data pubblicazione12/11/2020
CategoriaD`ITALIA
CollanaI COLIBRI`
Pagine416
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