Cucina del Salento

pp.126 brossura 15x21

... in una sola portata si serviva tutto quello che c`era a disposizione, in mezzo alla tavola un gran piatto dal quale tutti attingevano con la propria posata; al massimo, a fine pasto, era disponibile frutta secca per concludere o finocchi freschi oppure coste di sedano, che peraltro servivano a mandar giù volentieri l`ultimo bicchiere di vino. Quelli che adesso si chiamano antipasti o apristomaco erano semplicemente detti cumpanaggi, nel senso di buoni per accompagnare il pane, che data la vocazione del territorio non è mai mancato. La raccolta di ricette salentine è articolata in sette capitoli acefali: Cumpanaggi (ovvero stuzzichini o-apristomaco); Minestre; Carni, lumache terrestri e ranocchie; Pesci, molluschi e frutti di mare; Ortaggi, legumi e verdure agresti; Coseduci; Pane e focacce. Quando se n`è presentata l`occasione o la necessità, di volta in volta a margine della ricetta abbiamo aggiunto qualche noticina storica o di altro tipo e ciò per i lettori desiderosi di andare oltre il semplice ricettario.