pp.295 rilegato 15x23, € 7,00
"La fine di un Regno" di Raffaele de Cesare è ormai un classico e resta un passaggio obbligato per chi voglia occuparsi delle vicende del Mezzogiorno prima e all`atto dell`unità d`Italia. Fa pensare ad un grande affresco d`epoca, ad una sorta di giudizio universale: è, comunque, la cronaca del fallimento di una classe dirigente. Il successo immediato del libro, giunto nel 1909 alla terza edizione, dimostra che, nonostante tutto, colpiva nel segno. L`autore, nato a Spinazzola, al confine tra la Terra di Bari e la Basilicata nel 1845 e morto a Roma nel 1918, giornalista, è stato deputato per due legislature, poi senatore del regno d`Italia. t un testimone di parte ma un testimone onesto che, oltretutto, fonda il suo racconto su esperienze dirette e sui documenti. Le sue pagine sono dense di fatti e di personaggi, di rivelazioni e di aneddoti, nelle quali è rappresentata l`ultima stagione di Napoli capitale ma c`è anche, parola di chi le ha scritte, "tutta la vita sociale del Regno, economica, artistica, teatrale e politica".