DEL DIALOGO NELLA COMPLESSITA`

Benasayag Miguel - Cohe Teodoro
Dello stesso autore
Editore/Produttore: PENSA MULTIMEDIA EDITORE
EAN: 9788867609321



In un mondo e in una realtà sempre più minacciosi e angoscianti, le incoerenze, le minacce, i conflitti e un certo livello di barbarie e violenza possono apparire agli occhi dei nostri contemporanei come una mancanza di razionalità e saggezza, come un errore da correggere. Ecco che spontaneamente sembra sorgere l'idea di un dialogo possibile come via da seguire per risolvere i problemi e le opposizioni e abbracciare una certa saggezza. Quando A si scontra con B, c'è sempre un C pronto a suggerire: "se invece di scontrarvi, dialogaste?". Il dialogo sembra essere con una certa evidenza il miglior modo, quando possibile, di affrontare le situazioni anche meno piacevoli. Se solo le persone fossero abbastanza razionali per capirlo... Ma forse esso non rappresenta in maniera così chiara e semplice la panacea che vogliamo che sia. Dialogare significa già, per chi dialoga, accettare una norma, che spesso è la norma di uno dei due dialoganti. Il dialogo presuppone inoltre l'esistenza di una razionalità comune a tutti, che sottostà ai conflitti e agli scontri, che sia raggiungibile rispettando determinate condizioni. Anche questa convinzione, illusoria ma comprensibile, è lontana dal costituire una realtà e un'evidenza. Gli autori, lontani tra loro per età ma vicini per le posizioni filosofiche che sviluppano, tentano in questo breve saggio di analizzare in modo critico ma non ironico i limiti e i possibili del dialogo all'interno della conflittualità propria dell'esistenza e a ogni livello, sia esso individuale o sociale. Una critica che non significa in alcun modo un rifiuto della possibilità di stabilire legami ma un tentativo di definire le condizioni necessarie allo sviluppo degli stessi, che spesso prescindono dal dialogo o addirittura lo rifiutano.

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In un mondo e in una realtà sempre più minacciosi e angoscianti, le incoerenze, le minacce, i conflitti e un certo livello di barbarie e violenza possono apparire agli occhi dei nostri contemporanei come una mancanza di razionalità e saggezza, come un errore da correggere. Ecco che spontaneamente sembra sorgere l'idea di un dialogo possibile come via da seguire per risolvere i problemi e le opposizioni e abbracciare una certa saggezza. Quando A si scontra con B, c'è sempre un C pronto a suggerire: "se invece di scontrarvi, dialogaste?". Il dialogo sembra essere con una certa evidenza il miglior modo, quando possibile, di affrontare le situazioni anche meno piacevoli. Se solo le persone fossero abbastanza razionali per capirlo... Ma forse esso non rappresenta in maniera così chiara e semplice la panacea che vogliamo che sia. Dialogare significa già, per chi dialoga, accettare una norma, che spesso è la norma di uno dei due dialoganti. Il dialogo presuppone inoltre l'esistenza di una razionalità comune a tutti, che sottostà ai conflitti e agli scontri, che sia raggiungibile rispettando determinate condizioni. Anche questa convinzione, illusoria ma comprensibile, è lontana dal costituire una realtà e un'evidenza. Gli autori, lontani tra loro per età ma vicini per le posizioni filosofiche che sviluppano, tentano in questo breve saggio di analizzare in modo critico ma non ironico i limiti e i possibili del dialogo all'interno della conflittualità propria dell'esistenza e a ogni livello, sia esso individuale o sociale. Una critica che non significa in alcun modo un rifiuto della possibilità di stabilire legami ma un tentativo di definire le condizioni necessarie allo sviluppo degli stessi, che spesso prescindono dal dialogo o addirittura lo rifiutano.
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DatiDescrizione
EAN9788867609321
AutoreBenasayag Miguel, Cohe Teodoro
EditorePENSA MULTIMEDIA EDITORE
Data pubblicazione31/10/2022
CategoriaLETTERATURA
Pagine144
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