E` GRADITA LA CAMICIA NERA

Berizzi Paolo
Dello stesso autore
Editore/Produttore: RCS RIZZOLI LIBRI
EAN: 9788817158794



Nel cuore del ricco Nordest, Verona è il laboratorio italiano dell'estrema destra di potere. Qui ex skinhead e animatori di festival nazirock, capi ultrà che allo stadio inneggiano a Hitler ed esaltano "una squadra a forma di svastica", tradizionalisti cattolici nemici giurati dell'illuminismo, dello Stato unitario e del "dilagante progressismo ecclesiale", avvocati dal saluto romano fin troppo facile, promotori di cene e gite in cui "è gradita la camicia nera" entrano in consiglio comunale nella lista del sindaco, organizzano manifestazioni finanziate dal Comune, diventano presidenti di società partecipate o della commissione sicurezza, finiscono a capo dell'Istituto per la storia della Resistenza... In questo libro, Paolo Berizzi racconta le vicende e le contraddizioni di una città unica. Riavvolge il filo che risale non solo ai tempi della repubblica di Salò, di cui Verona fu una delle capitali, ma addirittura agli albori del movimento fascista, visto che quello di Verona fu, nel 1919, il "fascio terzogenito", nato appena due giorni dopo la fondazione dei Fasci di combattimento in piazza San Sepolcro a Milano. Mostra il fertile terreno di coltura che ha alimentato l'eversione nera, da Ordine Nuovo alla Rosa dei venti al Fronte Nazionale di Franco Freda, o i deliri dei due serial killer che, firmandosi Ludwig, intendevano ripulire il mondo dalla "feccia morale e sociale", sterminando prostitute, omosessuali, senzatetto, tossicodipendenti, presunti viziosi, preti scomodi. Fotografa un presente in cui la destra radicale monopolizza il tifo calcistico, le proteste ai tempi della pandemia, eventi come il Congresso mondiale delle famiglie. Verona è oggi l'immagine di un possibile futuro per l'Italia e per l'Europa, e questo libro è un invito a non distogliere lo sguardo.

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Nel cuore del ricco Nordest, Verona è il laboratorio italiano dell'estrema destra di potere. Qui ex skinhead e animatori di festival nazirock, capi ultrà che allo stadio inneggiano a Hitler ed esaltano "una squadra a forma di svastica", tradizionalisti cattolici nemici giurati dell'illuminismo, dello Stato unitario e del "dilagante progressismo ecclesiale", avvocati dal saluto romano fin troppo facile, promotori di cene e gite in cui "è gradita la camicia nera" entrano in consiglio comunale nella lista del sindaco, organizzano manifestazioni finanziate dal Comune, diventano presidenti di società partecipate o della commissione sicurezza, finiscono a capo dell'Istituto per la storia della Resistenza... In questo libro, Paolo Berizzi racconta le vicende e le contraddizioni di una città unica. Riavvolge il filo che risale non solo ai tempi della repubblica di Salò, di cui Verona fu una delle capitali, ma addirittura agli albori del movimento fascista, visto che quello di Verona fu, nel 1919, il "fascio terzogenito", nato appena due giorni dopo la fondazione dei Fasci di combattimento in piazza San Sepolcro a Milano. Mostra il fertile terreno di coltura che ha alimentato l'eversione nera, da Ordine Nuovo alla Rosa dei venti al Fronte Nazionale di Franco Freda, o i deliri dei due serial killer che, firmandosi Ludwig, intendevano ripulire il mondo dalla "feccia morale e sociale", sterminando prostitute, omosessuali, senzatetto, tossicodipendenti, presunti viziosi, preti scomodi. Fotografa un presente in cui la destra radicale monopolizza il tifo calcistico, le proteste ai tempi della pandemia, eventi come il Congresso mondiale delle famiglie. Verona è oggi l'immagine di un possibile futuro per l'Italia e per l'Europa, e questo libro è un invito a non distogliere lo sguardo.
Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788817158794
AutoreBerizzi Paolo
EditoreRCS RIZZOLI LIBRI
Data pubblicazione27/10/2021
CategoriaATTUALITÀ - POLITICA
CollanaSAGGI
Pagine256
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