"Nel 1965 il procuratore generale della California distribuì un dossier sul club motociclistico degli Hell's Angels, la tribù di incontrollabili che cavalcavano bolidi e scorrazzavano impuniti per la nazione. Il funzionario di polizia cercava di porre rimedio a un dilagare di crimini commessi da questo gruppo che si era via via connotato come élite fuorilegge. I numeri erano impressionanti: gli Hell's Angels avevano collezionato, ai tempi, 874 arresti, in pratica due carcerazioni per ogni membro del club. Le cifre sarebbero anche state più sconcertanti se i motociclisti non avessero intimidito una marea di possibili denuncianti. I reati spaziavano dalla rapina al tentativo di omicidio, passando per razzie e violazione della legge sul comune senso del pudore. Irredimibili e incorreggibili, gli Hell's Angels erano una minaccia per ogni buon borghese americano. Appena sentì puzzo di zolfo, il fondatore del gonzo journalism, l'indimenticabile Hunter Thompson, ci si buttò a pesce e divenne il cartografo di questo continente demonico e totalmente alla deriva. Hell's Angels è il deposito di quell'opera di mappatura, che soltanto un Caboto dello stile e dell'anticonformismo come Thompson po-teva stendere". Giuseppe Genna.