I GIOCHI DI TRADIZIONE - La "Staccia" o "Siloca"

La " Siloca" o "Staccia" affonda le sue radici in tempi molto antichi; si dice che fosse usata dai soldati romani come esercizio di agilità e resistenza. Successivamente è diventata un passatempo popolare tra i bambini, tramandato di generazione in generazione. I giocatori decoravano le caselle con disegni o scrivevano i loro nomi, personalizzando il campo di gioco, rendendo ogni partita unica.

Le regole del gioco
Il gioco della campana è basato su una serie di salti e lanci, in cui l’obiettivo è completare il percorso senza commettere errori. Si inizia tirando il sasso nella prima casella, dopodiché il giocatore deve percorrere tutto il campo saltando con una sola gamba sulle caselle singole e con entrambe sulle caselle doppie. Arrivato alla fine torna indietro riprendendo il sasso; se il giocatore completa il percorso senza perdere l’equilibrio o calpestare le linee, passa al livello superiore, lanciando il sasso sulla casella successiva e ripetendo il percorso. Vince chi riesce a completare tutte le caselle.

Le varianti del gioco della campana sono molte: una delle più comuni prevede che i giocatori facciano il percorso a ritroso o eseguano mosse particolari come il “salto incrociato” tra le caselle doppie. Nelle versioni di gruppo si aggiunge spesso una competizione, in cui ogni errore permette all’avversario di acquisire il turno, rendendo il gioco un’ottima occasione per socializzare e mettersi alla prova.