Negli ultimi anni chi crede nella possibilità di un futuro più giusto è soggetto a frequenti moti di rabbia, soprattutto (ma non solo) in Italia: per l'insopportabile e crescente disuguaglianza sociale, per l'incessante banalizzazione dei problemi, per la sostenibilità ambientale che è diventata strumento di marketing. Spesso, però, la sana rabbia cede il passo all'indifferenza e all'assuefazione, e non trovando uno sbocco si trasforma in odio. Ma non per i super-ricchi, o magari gli evasori fiscali, bensì per immigrati, omosessuali, politici, percettori del reddito di cittadinanza. Giulio Santagata, già ministro dell'ultimo governo Prodi, tesse in questo pamphlet agile e arguto l'elogio dell'ira come stimolo alla ricerca di soluzioni democratiche e progressiste per il nostro Paese. "L'ira del riformista" è un manuale per non perdere fiducia: dalla rabbia positiva potrà nascere l'alternativa alle destre al governo, per uscire sotto il segno dell'equità dalla lunga crisi italiana. Non sarà mai troppo tardi per avviare riforme fiscali redistributive ma non punitive, per un welfare che sia generatore di lavoro e non alternativo all'occupazione, per promuovere un'imprenditorialità che investe e innova anziché competere al ribasso, e un'ecologia che non faccia pagare i costi della transizione ai più fragili. Prefazione di Romano Prodi.