Nell'introduzione al testo Laura Aimo spiega come si senta "l'esigenza di una scena in grado di riflettere maggiormente il presente; una scena pronta a intercettare, far proprie e rilanciare le grandi domande del nostro tempo e a offrirsi quale laboratorio di ripensamento sociale; una scena che non si esima dal fare i conti con quegli stessi compromessi e cortocircuiti del potere a cui si trova per prima soggetta e che sappia rendere il proprio pubblico un interlocutore, anzi attore, a tutti gli effetti". Il volume si inserisce in un progetto più ampio coordinato dalla professoressa Annamaria Cascetta che vuole coinvolgere gli studenti in un percorso atto a focalizzare alcune urgenti "questioni del nostro tempo" grazie alla collaborazione di studiosi ed esperti del mestiere. Un gruppo di giovani universitari ha avuto la possibilità, grazie alla disponibilità del Teatro Piccolo di Milano, di affacciarsi al "dietro le quinte" della scena teatrale ed incontrare artisti, ricercatori ed esperti in modo da analizzare con il loro sostegno le tematiche emerse dalla rappresentazione, sempre attuali in un'epoca in cui la rappresentazione può coniugare umanesimo ed economia.