LIBRO TIBETANO DEI MORTI (IL)

Il Libro tibetano dei morti - qui proposto nella prima traduzione integrale italiana del testo approntato con la supervisione del Dalai Lama - è una delle opere più significative della cultura di tutti i tempi. Composto nell'VIII secolo d.C., aiuta chi si accinge a trasmigrare di vita in vita ad affrontare, in piena consapevolezza, il momento cruciale. Dopo oltre mille anni, ancora oggi questo libro presenta una delle descrizioni più intense e vivide dei passaggi che precedono e seguono la morte. Grazie ai suoi versi di commovente bellezza, Il libro tibetano dei morti costituisce un raro messaggio di saggezza, una guida completa all'esistere che insegna a trasformare in profondità la realtà quotidiana.

La nostra recensione

"Il Libro Tibetano dei Morti", curato da Padmasambhava con l'assistenza di G. Coleman e Thupten Jinp, è un'opera che affascina e sfida al contempo. Questo testo sacro, nato dalla tradizione buddhista tibetana, offre una prospettiva unica sulla vita, la morte e il processo di rinascita.

Attraverso le sue pagine, il lettore viene guidato in un viaggio spirituale che esplora la natura della mente e dell'esistenza. Il libro è una guida per comprendere il Bardo, lo stato intermedio tra la morte e la rinascita, e fornisce insegnamenti su come affrontare questo passaggio con consapevolezza e serenità.

La traduzione e il commento forniti dai curatori rendono l'opera accessibile al pubblico occidentale, pur mantenendo intatta la profondità e la ricchezza della tradizione originale. Ogni capitolo è un invito alla riflessione e alla meditazione, offrendo strumenti preziosi per chiunque desideri esplorare la spiritualità in modo più approfondito.

Consigliamo "Il Libro Tibetano dei Morti" a chiunque sia interessato a una comprensione più profonda della vita e della morte, nonché a coloro che cercano una guida per affrontare le sfide esistenziali con maggiore consapevolezza.