Gli anni Duemila hanno portato una rivoluzione negli studi su Bobby Fischer grazie alle indagini di Peter Nicholas e Clea Benson, i due giornalisti del The Philadephia Inquirer che hanno individuato in Paul Nemenyi il vero padre del più grande scacchista di tutti i tempi. Riletto alla luce delle nuove informazioni in nostro possesso, il celebre testo scritto dal campione americano in occasione del suo arresto a Pasadena nel maggio del 1982, e che qui viene presentato per la prima volta in lingua italiana, acquista un sapore tutto nuovo - oltre a fornire molte risposte alle numerose domande sul perché dei bizzarri comportamenti del suo autore. Nel suo saggio introduttivo, Yuri Garrett, dopo aver presentato le coinvolgenti figure dei genitori - la geniale e scomoda Regina e il grande fisico Paul, coinvolto nel Manhattan Project analizza il testo alla ricerca dei germi di quella follia paranoide e antisociale che avrebbe caratterizzato gli ultimi anni di vita dell'uomo che vinse da solo la Guerra Fredda.