pp.160 - Il 31 marzo del 2014, tre donne, Claudia, Sabrina e Viviana, camminano tra i sentieri del parco naturale di Porto Selvaggio, in Puglia. La loro non è una semplice escursione tra i boschi; al contrario, ha più il sapore di una commemorazione. Lo stesso giorno di ventotto anni prima veniva uccisa con tre colpi di pistola Renata Fonte, la madre di Sabrina e Viviana, colpevole di essersi opposta allo sfruttamento edilizio di quel luogo incontaminato. All`epoca dei fatti, le due non erano che ragazzine, mentre Renata aveva appena compiuto 33 anni. La sua morte rappresenta il primo omicidio di mafia del Salento ed è anche l`unico, in Italia, ad aver fatto come vittima una donna impegnata in politica. In questo graphic novel, la vicenda umana di Renata (madre, insegnante e amministratrice pubblica) si intreccia con quella giudiziaria successiva al suo omicidio, sul quale ancora oggi permangono aspetti oscuri. Ad arricchire il volume, un`introduzione di don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, e uno scritto di Gian Carlo Caselli, procuratore capo della Procura di Torino. Con contributi di Viviana e Sabrina Matrangola.