PUGLIA. LA TERRA DELLE QUERCI. I BOSCHI DI PUGLIA: DESCRIZIONE, STORIA, VALORE, PROBLEMI DI CONS...

Sigismondi Antonio
Dello stesso autore
Editore/Produttore: ADDA
EAN: 9788867176632



La "Terra delle Querci" è la definizione data dal botanico dell’ottocento E. Carano alla Puglia per la sua incredibile ricchezza di specie di querce e di boschi. Evidentemente dobbiamo molto alle querce e ai boschi, con la modernità però in parte li abbiamo dimenticati, ma non possiamo farne a meno. Con questo libro vorremmo ricostruire quel filo che ci unisce ai nostri boschi, farli tornare centrali nelle nostre vite in quanto essenziali per le nuove funzioni che la modernità gli chiede di svolgere, espressione di bellezza, conservazione della biodiversità e del paesaggio, difesa idrogeologica, mitigazione dei cambiamenti climatici, produzioni sostenibili, educazione ambientale, ecc. Non dobbiamo dimenticare che i boschi e gli alberi fanno parte del nostro inconscio e della nostra mitologia, numerosi sono gli esempi di culto legati ai boschi e agli alberi che venivano considerati sacri, il più venerato, importante e diffuso è l’Albero cosmico o Albero della vita di lui J. Brosse afferma “In lui il cosmo si rigenera in perpetuo. Fonte di ogni vita l’albero dava riparo e nutrimento a migliaia di esseri. Tra le sue radici strisciavano i serpenti, gli uccelli si posavano sui suoi rami. Anche gli dei lo sceglievano per soggiornarvi. Ritroviamo quest’albero cosmico in quasi tutte le tradizioni, da un capo all’altro del pianeta, ed è lecito supporre che sia esistito dappertutto, anche la dove la sua immagine si è cancellata. Oggi è necessario ridare una sacralità e un’anima all’albero; riconoscere al bosco un centro di biodiversità e di bellezza; riconoscere come l’insieme di tutte le foreste del mondo in fondo non rappresentano altro che l’Albero cosmico ed anche che, se di queste foreste oggi possiamo conoscere da satellite la puntuale estensione e il puntuale disboscamento giornaliero, da esse dipendiamo.

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La "Terra delle Querci" è la definizione data dal botanico dell’ottocento E. Carano alla Puglia per la sua incredibile ricchezza di specie di querce e di boschi. Evidentemente dobbiamo molto alle querce e ai boschi, con la modernità però in parte li abbiamo dimenticati, ma non possiamo farne a meno. Con questo libro vorremmo ricostruire quel filo che ci unisce ai nostri boschi, farli tornare centrali nelle nostre vite in quanto essenziali per le nuove funzioni che la modernità gli chiede di svolgere, espressione di bellezza, conservazione della biodiversità e del paesaggio, difesa idrogeologica, mitigazione dei cambiamenti climatici, produzioni sostenibili, educazione ambientale, ecc. Non dobbiamo dimenticare che i boschi e gli alberi fanno parte del nostro inconscio e della nostra mitologia, numerosi sono gli esempi di culto legati ai boschi e agli alberi che venivano considerati sacri, il più venerato, importante e diffuso è l’Albero cosmico o Albero della vita di lui J. Brosse afferma “In lui il cosmo si rigenera in perpetuo. Fonte di ogni vita l’albero dava riparo e nutrimento a migliaia di esseri. Tra le sue radici strisciavano i serpenti, gli uccelli si posavano sui suoi rami. Anche gli dei lo sceglievano per soggiornarvi. Ritroviamo quest’albero cosmico in quasi tutte le tradizioni, da un capo all’altro del pianeta, ed è lecito supporre che sia esistito dappertutto, anche la dove la sua immagine si è cancellata. Oggi è necessario ridare una sacralità e un’anima all’albero; riconoscere al bosco un centro di biodiversità e di bellezza; riconoscere come l’insieme di tutte le foreste del mondo in fondo non rappresentano altro che l’Albero cosmico ed anche che, se di queste foreste oggi possiamo conoscere da satellite la puntuale estensione e il puntuale disboscamento giornaliero, da esse dipendiamo.
Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788867176632
AutoreSigismondi Antonio
EditoreADDA
Data pubblicazione07/07/2023
CategoriaNatura
Pagine284
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