pp.74, brossura Il libro prende le mosse dai Mattei, Signori di Novoli (Lecce), i quali detennero il feudo per quasi duecento anni (1520-1706) e che ebber degli schiavi, come tutti gli altri nobili del loro tempo, nonché tanti facoltosi ecclesiastici. Quindi, dopo avere esplicitato l’ideologia che stava alla base del fenomeno, con riferimento al pensiero di Aristotele e di Sant’Agostino, l’autore passa all’analisi dei registri dei battezzati della cattedrale di Lecce. I dati emersi sono stati tabulati in schede di sintesi, tenendo conto anche dei lavori di altri studiosi che si sono in- teressati al fenomeno della schiavitù in età moderna. Infine, il lettore troverà continui riferimenti ad altre realtà dello scacchiere del Mediterraneo caratterizzato dalla guerra di corsa ancora nella seconda metà del ’700.