SCOPERTA DELLA DISSOCIAZIONE (LA)

Lapassade Georges
Dello stesso autore
Editore/Produttore: BESA EDITRICE
EAN: 9788849711196



Intendere la dissociazione alla stregua di un disturbo della personalità, sintomo di una qualche forma di malattia mentale, impedisce di analizzarla come meccanismo positivo, e cioè alla stregua di una vera e propria risorsa vitale. La ricerca etnografica e storica sugli stati di transe e sul misticismo, su fenomeni come la catalessi, il sonnambulismo, l'isteria, l'ipnosi, il medianismo fornisce ampia materia all'elaborazione del modello di un io molteplice, utile a descrivere esperienze molto complesse, se non estreme (carcere, tortura, isolamento), in cui l'insorgere di stati dissociativi funziona come meccanismo di resistenza. Lo stesso modello è utile anche per indagare pratiche fortemente ritualizzate (la transe di possessione e sciamanica) e momenti della vita quotidiana in cui ci si sottrae alla noia e alla ripetizione. Lapassade indaga sulle forme della dissociazione, si sofferma sui casi clinici e sulle analisi proposte dagli autori, cominciando dai classici, da Mesmer a Charcot, da Janet a Freud. Lo spettro di riferimenti che l'autore offre è però più ampio, optando per la proposta interpretativa di Hilgard e, prima ancora, di Tart: nella mente la compresenza di una pluralità di stati non ha necessariamente implicazioni di carattere patologico. Il volume si arricchisce di un breve saggio sulla "dissociazione estatica" edito negli Annali del dipartimento di Scienze storiche, filosofiche e geografiche dell'Università del Salento: anche qui Lapassade conclude opponendo alla visione medicalizzante della dissociazione una sua interpretazione in termini di risorsa.

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Intendere la dissociazione alla stregua di un disturbo della personalità, sintomo di una qualche forma di malattia mentale, impedisce di analizzarla come meccanismo positivo, e cioè alla stregua di una vera e propria risorsa vitale. La ricerca etnografica e storica sugli stati di transe e sul misticismo, su fenomeni come la catalessi, il sonnambulismo, l'isteria, l'ipnosi, il medianismo fornisce ampia materia all'elaborazione del modello di un io molteplice, utile a descrivere esperienze molto complesse, se non estreme (carcere, tortura, isolamento), in cui l'insorgere di stati dissociativi funziona come meccanismo di resistenza. Lo stesso modello è utile anche per indagare pratiche fortemente ritualizzate (la transe di possessione e sciamanica) e momenti della vita quotidiana in cui ci si sottrae alla noia e alla ripetizione. Lapassade indaga sulle forme della dissociazione, si sofferma sui casi clinici e sulle analisi proposte dagli autori, cominciando dai classici, da Mesmer a Charcot, da Janet a Freud. Lo spettro di riferimenti che l'autore offre è però più ampio, optando per la proposta interpretativa di Hilgard e, prima ancora, di Tart: nella mente la compresenza di una pluralità di stati non ha necessariamente implicazioni di carattere patologico. Il volume si arricchisce di un breve saggio sulla "dissociazione estatica" edito negli Annali del dipartimento di Scienze storiche, filosofiche e geografiche dell'Università del Salento: anche qui Lapassade conclude opponendo alla visione medicalizzante della dissociazione una sua interpretazione in termini di risorsa.
Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788849711196
AutoreLapassade Georges
EditoreBESA EDITRICE
Data pubblicazione29/06/2017
CategoriaARIANNA
CollanaENTROPIE
Pagine88
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