pp.260 brossura 17x24 Questa raccolta di studi storici, scritti nell`arco di oltre un decennio, mi sembra godere di alcune connessioni non estrinseche. Non legate cioè solamente all`ambito geografico, il Salento e la Puglia, e nemmeno a quello oggettuale: o giuridico o istituzionale. Le connessioni sono già nei temi specifici affrontati e ne deriva, mi sembra, un certo effetto di armonia. Aspetti giuridici e sociali nell`età aragonese: i Castriota in Terra d`Otranto, nacque da una relazione tenuta ad Otranto in occasione del Convegno per il V Centenario della caduta della città (19-23 maggio 1980) e fu edito nel 1981 a Galatina dall`editore Congedo nel primo volume (alle pagine 135-185) di Momenti e figure di Storia pugliese. Studi in memoria di Michele Viterbo (Peucezio). Quindi, rielaborato ed ampliato, fu consegnato nel 1983 allo stesso editore per gli Atti del Convegno (che però uscirono solo nel 1986, onde ebbi il tempo di aggiungere ancora qualcosa) nel secondo volume di Otranto 1480 alle pagine 209-264. La pedanteria con la quale annoto queste tappe è frutto del mio scrupolo bibliografico, ma anche della centralità, per i miei interessi, di questo primo studio. In effetti gli approdi continui in Puglia e nel Salento di greci, slavi e albanesi hanno posto agli storici, tra altre, due ordini di questioni: quello della condizione giuridica di questi stranieri; e quello del loro inquadramento nell`assetto di potere dell`antico Regno. In un certo senso anzi, le due questioni sono una sola: perchè la ampia disponibilità dimostrata dalla monarchia aragonese e vicereale dinanzi a questi stanziamenti, e quindi la tolleranza con la quale si disegnò lo status giuridico degli sventurati e poverissimi orientali (purchè cristiani), era in ragione di un nuovo raccordo tra centro e periferia, diverso, comunque, da quello messo in crisi dal riottoso baronaggio quattrocentesco... ..(dall`Introduzione)....
