Sono gli anni Novanta dell'Ottocento e nella famiglia Laurentano due generazioni misurano i reciproci fallimenti: i vecchi responsabili di un mancato rinnovamento civile promosso dagli ideali risorgimentali, i giovani costretti nelle pastoie di una squallida eredità. Solo don Cosmo riesce a darci, di tali delusioni storiche, la chiave esistenziale, svelando come ciò che appare reale sia solo illusione. Il personaggio pirandelliano mette così ugualmente a tacere le ambizioni di potere e le passioni generose, siano d'amore o patriottiche, e trova sulla scena storica l'amara conferma della sua impotente ricerca d'identità.