Gaston Dayanand ha dedicato tutta la vita al servizio dei diseredati delle sterminate bidonville di Calcutta ed è uno dei benefattori cui Dominique Lapierre si è ispirato per l'epopea della speranza raccontata in La città dalla gioia. In queste pagine è lui stesso a raccontare la sua storia. Partito per l'India nel 1973 con solo un diploma di infermiere, si stabilisce a Calcutta, nella slum di Pilkhana, vivendo in condizioni di assoluta povertà come il resta della popolazione. Per sua iniziativa, nel corso di trent'anni vengono costruiti ospedali, scuole, centri per l'assistenza agli handicappati, pozzi per l'estrazione dell'acqua potabile, comunità agricole.