Due donne - una madre e una figlia, una poetessa e un'insegnante - due diverse rivoluzioni caraibiche. È la storia della dominicana Salomé Urena, le cui ferventi poesie patriottiche ne fanno nel 1867, a soli diciassette anni, una sorta di icona nazionale e di sua figlia Camilla che, in forte contrasto con la figura materna, tenta per tutta la vita di sconfiggere la propria naturale timidezza e di nascondere la propria omosessualità. Mentre Salomé dedica la breve esistenza a istruire le ragazze di Santo Domingo, Camilla sceglie un'anonima carriera d'insegnante. Quando però, nel 1960, decide di andare in pensione di colpo si rende conto di aver sprecato la propria vita. Sarà la Cuba rivoluzionaria a ospitare il suo riscatto.