pp.132 brossura 29x21 illustrato fotografico b/n PORNOGRAFIA IN GRAFFITI Questo libro-documento, se guardato solo con gli occhi e sfogliato per curiosità, risulta un prodotto pornografico che può provocare disgusto e repulsione. L`aspetto grafico è l`essenza primaria della pornografia che, se pornologia, cioè verbale, non raggiunge, pur nel turpiloquio più sfrenato, il livello dell`osceno grafico. Volutamente e con pervicacia superlativa, il disegno, scomposto, rozzo e primitivo, e espressione totalizzante, senza significati reconditi, simbolici, metaforici, di un dato che non è messaggio, ma solo provocazione e, potrei sbagliare, desiderio di scandalo. Uso una parola-limite forse estranea alla psicologia di chi, senza freni inibitori e senza le paratie stagne del pudore, sfoga sui muri delle città o, come in questo caso, su quelli interni di costruzioni abbandonate, la propria foia di sesso. Non è mia competenza un`analisi sociologica che spieghi la causa di questa estroversione che porta l`erotismo segreto dell`uomo dall`interno della fantasia alle manifestazioni quasi pubbliche o pubbliche dei nostri tempi. Ma non si può non rilevare che questa è una degenerazione della tendenza dell`uomo a descriversi globalmente, anche nell`eros privato, da sempre: dai graffiti preiszorici, alla pittura greca vasale, a quella ornamentale dei grandi palazzi dell`antichità, di cui la casa dei Vetti di Pompei e la stanza degli sposi della villa romana di Piazza Armerina, sono esempi in cui la verità di particolari comportamenti, si connette con la preziosità dell`arte....(dall`Introduzione)...