Il mondo della scuola e dell'insegnamento, con i suoi attori, i suoi spazi, le sue dinamiche, si rispecchia fedelmente nella produzione letteraria di Luigi Pirandello, che a Roma, per ventiquattro anni, fu docente all'Istituto Superiore femminile di Magistero. Privo di un'autentica vocazione per quel ruolo, pressato da obblighi e incombenze mal remunerate e intralciato nel più stimolante cammino della letteratura, lo scrittore si rese tuttavia artefice di un'innovativa progettualità didattica - intuitiva, sperimentale e antilibresca - capace di valorizzare le individualità delle allieve e di rispettare il loro mondo interiore. Anche in virtù di questo, quando la scuola compare nei suoi racconti a far da sfondo alle vicende, non appare solo un luogo di frustrazioni e desideri inappagati, ma un ambito di istanze educative ancorate alla celebrazione dei più alti valori umani. Il testo contiene le seguenti novelle: La maestrina Boccarmè; Marsina stretta; L'eresia catara; Mondo di carta; Pensaci, Giacomino!