Il luogo è Debrecen, il centro culturale ungherese dove si raccolgono durante l'estate giovani studiosi delle università europee, in seminari e convegni nei quali si vanno definendo gli orizzonti della nuova Europa e le linee della sua cultura futura. Il protagonista è un giovane professore italiano, che proprio a Debrecen vive una profonda metamorfosi, che è conoscenza di sé, impegno per il futuro, riscatto umano... Quel che nel libro sorprende e conquista è la scoperta che il veicolo della rinascita e la costruzione di nuove consapevolezze, in che consiste la vita, è dato dall'amore verso compagne giovani e colte, esse stesse alla ricerca del significato dell'essere. Di questi amori, il narratore trasceglie quelli vissuti con tre giovani donne - Helena, Kaisa e Päivi - che più di ogni altra hanno segnato i suoi affetti e il suo immaginario e lasciato nel cuore il sentimento struggente e inobliabile di esperienze senza paragoni. Alimenta il libro la densità di una cultura che è per l'autore insopprimibile ragione di vita e una scrittura capace di toccare rare vette di espressività, densa e brillante nei suoi abbandoni alla bellezza della parola, alla evocazione dei paesaggi, alla descrizione del fascino muliebre di compagne innamorate, alla stessa dolorosa assenza di una bimba mai nata.