pp.168, brossura, formato 12x16
Negli otto racconti di questo libro il noir è in ogni personaggio e ciò rende lo scorrere delle pagine piene di suspance. Ne Il Sesto si aboliscono le differenze tra mondo interno e mondo esterno, tra memoria e attesa del futuro: il tempo non scorre se non nel flusso circolare del percepire-ricordando, eppure le vicende avvengono: suicidi determinati da una falsa percezione dell’altezza; errate letture del mondo che si riconducono alla fatalità di un nome e che conducono a costruire la propria morte, apparentemente accidentale.
Il noir di Delacroix è psicotropo, ma nopn psicotico ed è inscritto sul fatto leggero, ma ineluttabile, che la follia è una distrazione della percezione.