pp.160, brossura. La cultura materiale del costruire sistemi voltati rivive grazie al recupero della sapienza delle mani di vecchi maestri, artefici dei "cieli stellati" delle case d’una volta: a squadro, a spigolo, a padiglione, insomma "alla leccese". Ha radici solide, riconoscibili, l’arte del taglio della pietra e della sua lavorazione: è di questo che il libro tratta, facendo "vedere" come vengono su le parti costruttive di una stanza alzata con i "sani sensi": pilastri, muri, appese, cappucci, unghie e calotte. "Il Collegio Geometri - spiega il presidente Ratano - ha voluto promuovere uno studio, serio e accurato, sull’arte muraria, sull’artigianato di una volta: quello che ha reso celebre il costruire dalle nostre parti. Si sta perdendo il sapere dei vecchi maestri, veri architetti dell’edificazione solida e bella, duratura e di qualità. Ci ha mosso la volontà di tramandare alle future generazioni di tecnici e di maestranze l’insegnamento delle mani, dispiegatosi nel corso del tempo nelle botteghe a cielo aperto: nei cantieri, nei quali era il mastro il caposcuola e dava l’esempio ai discepoli carpentieri, vogliosi di apprendere il mestiere. È a quel magister che va il nostro riguardo. Bisogna riprendere a studiare, a fare squadra, per non disperdere il patrimonio di conoscenze racchiuse nell’arte della tradizione. Questo - prosegue Ratano - è un volume che offriamo a tutti i tecnici e gli addetti del settore, ai giovani e a tutti coloro che vogliono saperne di più sulla costruzione delle tipiche volte salentine. Al contempo lo studio, riccamente illustrato anche con le foto risultato dell’esperienza formativa di un corso progettato nel 2011 dalla Scuola edile di Lecce (oggi FSC Lecce), è un omaggio agli ingegnosi maestri di ieri, perché i loro risultati sono riconoscibili e sta a noi operatori di settore non disperderne i lasciti. Come? Agendo nella trasmissione delle loro tecniche. Deve continuare a vivere nel presente quella sapienza artigianale. I Geometri salentini lo vogliono intensamente".