pp.161, brossura - È il 1929. In una mattina come tante, a Salliano di Puglia, una pioggia fitta e densa scende rapida sui tetti delle case colmando dislivelli delle strade fatte di terra battuta. Fra le prime luci dell’alba, oltre le ampie finestre dell’umile casello di quel borgo salentino, una bambina, agghin data per andare a scuola, piange al pensiero di incamminarsi sotto il pic chiettare della pioggia. D’improvviso qualcuno bussa ripetutamente alla grande porta in legno massiccio. Sara ha solo sette anni quando, insieme ai genitori e ai suoi cinque fratelli, si ritrova a condividere la grande casa cantoniera di Salliano con la casellante Tommasina, suo marito Nino e i suoi figli. I destini di queste due famiglie si incrociano in quel lembo di terra, sulla scena del brulicante e vivace mondo della ferrovia, disegnata dalla mano dell’uomo. Tra i profumi, gli scorci e i colori tipici di un pro fondo sud, questi bambini crescono, cambiano, si innamorano, scelgono ma anche soffrono di fronte ai nuovi ed inaspettati eventi della vita negli anni a cavallo tra il primo e il secondo dopoguerra. Il vento tra le stagioni ricostruisce, pagina dopo pagina, uno spaccato di vita molto lontano da noi con i suoi valori e sentimenti, un passato che sembra rivivere facendosi strada insieme ad un compagno di viaggio silenzioso ma pur sempre presente: la bellezza di un paesaggio libero e incontaminato.