pp.174, brossura7 sistono ancora quegli scherni fra i paesi, in voga fino a non molto tempo fa? Sono ancora pronunciati quei nomignoli buffi e, spesso, ridicoli nonché impronunciabili, che dileggiavano consuetudini di vita, deridevano la faciloneria degli abitanti di questa o quella località e ne ridicolizzavano l’asinità, creando antagonismi campanilistici e aneddoti molto in voga tra le mura urbane? Oggi che, anche le vecchie ingiurie satireggianti popolari, si sono modificate insieme al costume di molti di noi, nessuno le ricorda più perché non ci sono più coloro che le pronunciavano. È un patrimonio linguistico-antropologico che va salvaguardato. Ed è il proposito di questo nuovo libro di Rossella Barletta, che rispolvera i soprannomi in voga in ogni Comune della provincia di Lecce (complessivamente ben 97, con qualche accenno alle rispettive frazioni). Arricchirebbero un dizionario etimologico i nomignoli disseminati nelle pagine di questo libro. Talvolta, sembrano un (apparente) rompicapo: carnocchiulari, raccudàgia, zocculari, mangàni, nnjiati, unàgnuli, taddùti, tiratrai, scurlisci, sciddhri… Ma basta immergersi nella lettura per trovare la spiegazione. Si ride delle spiritosaggini e delle "onomastiche strampalate" degli altri. Non è un piacevole passatempo? Rossella Barletta. Per rendere la lettura quanto più accattivante e originale possibile, il contenuto è stato diviso in aree dove sono stati inseriti i centri di cui si racconta il soprannome e si motiva l’aneddoto. L’individuazione delle aree geografiche con la citata narrazione, è arricchita da notizie storico-artistiche del luogo e da curiosità di genere diverso, così che il tutto diventa una sorta di viaggio che permette di scoprire, oltre al patrimonio immobile, il diverso elemento di identità. La copertina, risultato di una felicissima intuizione, nonché i disegni interni che accompagnano fedelmente il testo, appartengono alla magica matita di Pietro Galeoto. (art. da ilgrandesalento.it)