pp.150 brossura illustrato colori f.to 15x21
Con un metodo rigoroso e altamente scientifico, Salvatore Presicce ha catalogato, descritto e illustrato le più comuni e diffuse piante del Salento utilizzate fin dai tempi più remoti per la cura delle più svariate forme di malattie e di malanni.
Questo lavoro si rivela utile non solo per gli addetti ai lavori ma anche per quanti vogliono, sia pure spinti da semplice curiosità, avvicinarsi a questo affascinante mondo della flora spontanea per tanti aspetti ancora sconosciuto.
Un lavoro di questo tipo non può, per ovvie ragioni, non risultare incompleto. Non poche, infatti, sono state le difficoltà incontrate e dovute, tra l'altro, anche al fatto che, tanto in Italia quanto all'estero, esistono pochissime opere veramente valide cui attingere, il che ha reso necessaria una lunga e faticosa ricerca bibliografica attraverso una letteratura molto vasta e molto sparsa.
Inoltre molte specie sono conosciute con nomi dialettali e popolari che spesso possono causare confusione per cui è risultato necessario "tradurre", con non poche difficoltà, questi nomi nei corrispondenti nomi scientifici.
Anche se il Salento è una delle zone d'Italia più ricche di esemplari rari e meno rari di piante officinali spontanee, ho ritenuto opportuno limitare la trattazione solo alle piante più note e più usate ancora dalla gente sia a scopo terapeutico sia a scopo alimentare.
D'altra parte molte piante usate nella tradizione popolare non sono riconosciute dalla letteratura esistente come aventi proprietà terapeutiche per cui queste ultime sono state escluse dalla trattazione.
Comunque il lavoro non ha la pretesa di sostituire o integrare i trattati di botanica o di fitoterapia, ma semplicemente di dare un modesto contributo per una conoscenza maggiore della flora spontanea di questa parte d'Italia per certi aspetti ancora tutta da scoprire.
Di ogni specie sicuramente ritrovata ed osservata nel corso del suo ciclo vegetativo si sono messe in risalto soprattutto:
- le caratteristiche botaniche che permettono una sua facile identificazione;
- la parte o le parti della pianta che contengono i principi attivi (cioè la droga);
- il periodo di raccolta (o tempo balsamico) e la modalità di conservazione della droga;
- le possibili applicazioni terapeutiche e l'azione farmacologica dei principi attivi contenuti nella droga.
Inoltre sono state riportate notizie "storiche" sull'uso popolare delle varie piante nelle epoche passate, che tuttavia devono essere considerate alla stregua di semplici curiosità in quanto non supportate nel necessario fondamento scientifico.
Un ringraziamento particolare rivolgo a chi vorrà farmi notare eventuali imprecisioni riscontrate o sarà in grado di fornire ulteriori notizie o suggerimenti per una maggiore conoscenza di questo aspetto della natura così misterioso e affascinante.
