Il presente volume accende i propri riflettori pedagogici su alcune tesi-forti (storiche, culturali, educative) ineludibili per assicurare dignità esistenziale e legittimazione sociale al pianeta-infanzia di questa età di "transizione". E in particolare: l'esigenza di non/rimuovere ma di attualizzare l'eredità pedagogica del passato (Owen, Froebel, Agazzi, Montessori, Ciari), protagonista della travagliata ma vincente conversione degli asili-parcheggio in modelli altamente formativi di scuola dell'infanzia; il grido d'allarme rivolto alla "coscienza-di-tutti" affinché l'infanzia non scompaia e/o tramonti dai valori collettivi della società contemporanea; l'improcrastinabile necessità di avviare, nel nostro Paese, una politica attiva e di movimento a favore dell'infanzia, rimettendo in amrcia l'intero convoglio dei servizi prescolastici verso i traguardi di un loro riconoscimento istituzionale e pedagogico: possibile atrtaverso al disseminazione di una scuola dell'infanzia dall'alto profilo formativo (per la qualità del suo modello organizzativo, curricolare, didattico).