pp.304, brossura
Dall’adolescenza all’età adulta, il tempo inarrestabile trascina via con sé ogni magia e svela impietoso la forza distruttiva delle passioni, mette a nudo fragilità e rancori, scardina la purezza degli affetti adolescenziali che hanno nutrito un mondo, disperdendolo.
È la storia di “quelli del Paisiello”, narrata in chiave di contrappunto tra passato e presente, quasi in una corsa che ha la rapidità degli anni e l’intensità del vivere.
Fausto e Rocco, Sandro e Antonia – legati da un’amicizia esclusiva e totalizzante – vivono, gioiscono e soffrono insieme, in una dimensione che credono inattaccabile ma che non li risparmia dalla solitudine, dall’irrequietezza e dal tormento.
L’insidia della MalaMara, quel misto di felicità e dolore, quel chiedere sempre qualcosa in più che in vario modo si insinua nella loro formazione, finisce col vincolarli ad un eterno presente, rendendoli adulti incapaci di confrontarsi con la realtà a viso aperto e vittime di una logica che – per eccesso di amore – si manifesta devastante.
Una storia ambientata nel Salento, ma che può essersi svolta ovunque coinvolgendo una stessa generazione e toccando gli stessi tasti, per questo intrigante quanto basta a suscitare riflessione e ad accogliere il monito rivolto a chi di quella generazione è erede.
GIUSEPPE TRIARICO
Nato nel 1977 a Noci, ma è cresciuto a San Donaci. Architetto, si divide per lavoro tra il Salento e le sue terre natìe.
Ama i film di Fellini e quelli con Marlon Brando. Suona la batteria in una cover band di amici.
Spesso accusato di affabulazione illecita dalla prima persona a cui è dedicato questo romanzo; sottovalutato nelle abilità calcistiche dalle altre due.